V O C E   A I   G E N I T O R I

 

 

da VILLAZZANO scrive Marco Martignoni papà di Michelangelo

Buongiorno a tutti sono Martignoni Marco papà di Michelangelo, numero di casacca 28, anno 2008.

Mio figlio Michelangelo è entrato nel mondo del minibasket verso fine stagione. Ma con la grande simpatia e professionalità di Debora e la sua dolcezza si è trovato subito a suo agio. Le iniziative sono strepitose, specialmente le uscite in altre bellissime palestre dove si fanno partite con ragazzini di altri centri.

Lo consiglio a tutti perchè è bellissimo e molto educativo. I ragazzini sono molto coinvolti nel gioco ed anche nel non prendere il puntino rosso sul patentino del 'buon comportamento' che per loro è molto importante.

13 maggio 2016

 

dalle PASCOLI scrive Federica Bassetti mamma di Leonardo

... UN ANNO IN PALESTRA TRA DUE CANESTRI ... CATEGORIA AQUILOTTI ELITE

Quest'anno è veramente cominciata la grande avventura sui campi da basket!

Finora erano allenamenti e qualche amichevole ma il campionato è un'altra cosa, in termini di sacrifici ed impegno, per gli allenamenti e le trasferte… Ma quante gioie e quante soddisfazioni!

Quante volte il fiato trattenuto mentre la palla si avvicina in parabola al canestro e quanta ansia per uno scontro di gioco (si dice bene che il basket è uno sport di contatto...), quante volte vorresti scendere in campo per complimentarti con loro, per incoraggiarli, per curargli una ferita, per fargli sentire che li sostieni… Ma non si può! C'è un cartello sulla scalinata che porta nella tribuna delle Pascoli di Gabbiolo che dice: tu sei qui (n.d.r. in tribuna) non qui (n.d.r. in campo)!

Ed allora che fai?

Tiri fuori tutto il fiato, tutta la grinta e tutta la voce che hai e speri che, anche se non ti sentono con le orecchie (perché loro devono stare concentrati ed ascoltare il coach) ti sentano con il cuore: sentano quanto li ami!

E poi cominci a capire le regole del gioco e ti rendi conto di quanto sono bravi, ti rendi conto di quanto si impegnano, delle energie che investono.

E poi tra qualche sconfitta (necessaria per rafforzare il carattere) arrivano le vittorie, sul tabellone il tempo avanza inesorabile, ma avanzano anche i punti ed il cuore di un genitore non può che gioire pensando al sorriso ed all'entusiasmo del figlio quando, post partita, ti racconterà le sue emozioni.

E poi succede che in tribuna non sei solo ma trovi un gruppo di genitori che vuole farsi sentire ed allora arrivano i cori, gli striscioni, i tamburi, le trombe, le maracas e diventa una grande festa dello sport sia che si vinca sia che si perda, perché i nostri ragazzi hanno avuto il nostro tifo anche nelle partite difficili, anche quelle volte in cui il risultato non arrivava… Ogni loro sforzo è stato sempre sostenuto, ammirato ed apprezzato. Loro se la sono sempre giocata, non si sono mai arresi e questo grazie anche al coach che oltre ad essere stato "maestro di basket" è stato anche un po' "maestro di vita".

E dopo le partite quante merende, che organizzazione (anche in trasferta) per questi cuccioli!

E poi le pizze tutti insieme… Che squadra! Che gruppo fantastico!

Purtroppo talvolta però ti scontri con altre realtà, con altri modi di giocare (a volte violenti ed offensivi), con altri tifosi (muti o peggio ancora maleducati) ed allora ti trovi ad applaudire anche i canestri della squadra avversaria perché in campo non ci sono solo giocatori, ci sono soprattutto ragazzi… In campo ci sono i nostri figli!

Spero veramente che la grinta e l'entusiasmo che la squadra ha dimostrato in campo e che i genitori hanno dimostrato in tribuna possa rafforzarsi sempre più per crescere con i valori positivi che lo sport offre!

Buona estate a tutti!

31 maggio 2016

 

da CAVEDINE scrive Ilenia Andermarcher mamma di Jacopo

"Mini-Basket, una piacevole "scoperta".

Un bilancio per questi primi mesi di mini-basket? Visto l'entusiasmo di mio figlio, posso senz'altro dire che per lui questa è un'ottima esperienza. Si diverte tanto, sta imparando a conoscere un nuovo sport, con le sue regole e, cosa importante, ha capito che il "canestro" fa parte del gioco e non è "il gioco". Questo in particolare credo sia un ottimo insegnamento, quindi complimenti per il vostro lavoro!

Ilenia, mamma di Jacopo, casacca 91, mini-basket Cavedine.

Grazie, un saluto!

16 gennaio 2017